appunti sparsi: Riflessione sulla morte

appunti sparsi

mercoledì, maggio 16, 2007

Riflessione sulla morte

Sono stato ad un funerale martedì, cioè ieri, quello di un "collega" (faccio fatica a definirmi collega di chichessia, figuriamoci di una persona con 4o anni di esperienza sulle spalle...), Orazio Petrosillo. Non lo conoscevo. Almeno non di persona, ho letto qualcosa di lui sulle pagine del Messaggero per il quale era vaticanista, ma essendo amico della nipote (Chiara) mi sembrava giusto esserci.
E' stato bello. Bello quanto può esserlo un funerale. O forse bello come dovrebbe essere un funerale. Un collega della Rai lo ha definito "una pasqua di resurrezione". Si sentiva l'affetto verso un grande professionista, stimato da tutti e da tutti quanti ascoltato. La sala stampa vaticana è un microcosmo internazionale, e c'è stato un ricordo anche da parte di appartenenti alla stampa straniera. Credo che Orazio Petrosillo fosse davvero presente. Da tutti i punti di vista...
...la cerimonia è iniziata tardi, un'ora quasi di ritardo, e li ho capito una cosa sul cattolicesimo: che esso si occupa di materialità dall'inizio alla fine. Sono i corpi che preoccupano la Chiesa. Le anime sono affare di Dio, ma è di come si vive, con quali corpi (sorridenti, tristi, generanti, fragili, affamati, forti...e tutto quello che c'è in mezzo) e con quali teste. La presenza di Dio ha a che fare con i corpi. La Chiesa ha a che fare con i corpi. Il post è affare di Dio. Esclusivo. Ma è giusto che siano i vivi ad occuparsi dei vivi...e Petrosillo era tra i vivi...