appunti sparsi: aprile 2008

appunti sparsi

mercoledì, aprile 30, 2008

De

lunedì, aprile 28, 2008

Pillole 8

Vincere non è tutto, ma perdere fa schifo...

giovedì, aprile 24, 2008

Pillole 7

La bellezza è solo una questione di luce...

lunedì, aprile 21, 2008

Relationship

Finalmente torno a parlare di me. Di solito è la cosa che mi riesce meglio, ma non in questo periodo.
Sto rivedendo persone, sentendo la necessità di riannodare fili di relazioni interrotte, amici non chiamati, così come la speranza di aprire nuovi dialoghi, nuove realtà, nuove amicizie. Sono due le novità in quest'ultimo mese circa: un uomo ed una donna.
Il primo riguarda la scoperta di una amicizia con un persona con cui finora avevo avuto solo pochi incontri collettivi e qualche chiacchiera in chat. Gli ho dispensato consigli, dato pacche sulla spalla, ci ho parlato e l'ho ascoltato, infine ho volantinato per lui la domenica mattina in queste ultime elezioni. Se diventeremo amici con la "A" maiuscola non lo so, mi pare però di poterlo aggiungere tra le persone interessanti.
La seconda - che è quella che a voi guardoni interessa - è invece qualcosa di più di una amica e qualcosa di meno di una ragazza (intesa come fidanzata). Siamo "amici con diritto di struscio", una cosa che sulle prime mi ha messo un pò a disagio nonostante sia il sogno di ogni maschio etero tra i 14 ed i 48 anni. Pochi - o relativamente pochi - doveri e molti diritti, una specie di Pacs. E la cosa mi fa sorridere non poco. Dicevo a disagio perchè è una situazione nuova, disagio perchè forse è una cosa da adulti-adulti (lei è più grande di me di quasi 4 anni) o forse perchè intacca i miei valori. Non saprei dirlo, so solo che per ora va bene così e non è detto che la situazione non si evolva no? Se il fastidio supererà il piacere della compagnia immagino che ne discuteremo. Ed ora sotto con il lavoro che (dita incrociate) potrebbe portare qualche sorpresa...

sabato, aprile 19, 2008

Rotelle

Ragioniamo.
L'affermazione del centrodestra è netta. Nettissima. Perchè? Perchè il Governo Prodi non ha risolto nulla. Lotta all'evasione? Forse, ma alla gente normale, quella che ha la busta paga e che quindi non può evadere che gli importa? Poco. Dove sono gli ospedali, le scuole, le strade, i treni? Dove gli aumenti salariali? Dove lo sveltimento della burocrazia? Dov'è la risoluzione del conflitto di interessi? Non si sono visti, in 18 mesi non si è visto nulla di tutto ciò, non una parola sulla cancellazione delle leggi vergogna (che in teoria costano 0), non un provvedimento serio per la riduzione dei costi della burocrazia e della politica, un esempio? Le provincie, tutti d'accordo ma intanto sono ancora li. Io alle elezioni della mia Provincia, quella di Roma, ho annullato la scheda. Io non voto per una cosa inutile. Utile è il comune, utile è la regione ed il parlamento. Queste cose vanno votate. La provincia no. Spreco di soldi, di risorse, luogo per piazzare i propri. Punto.
Ma è suffciente questo perchè il corpo elettorale dia un risultato del genere? Non credo.
Io credo che forze molto influenti e più grandi di noi si siano mosse. Grillo ha ragione, ABI e Confindustria controllano l'informazione, la manipolano, permettono a Casini di sopravvivere con spot eccezionali come quello di lui che va cambiare i pannolini all'ultimo nato. Permettono al PD di sfondare (l)a sinistra (e la sinistra permette di farsi sfondare...) e di presentarsi come l'unica forza "progressista" del paese. Domani alle prossime elezioni vedremo se ci sarà la sindrome del "voto utile"...se l'elettorato si convince che votare a Sinistra non paga, il PD non avrà mai più veri competitor in quell'area e potrà concentrarsi sul "centro".
Come dicevo Grillo ha ragione, l'informazione, il sistema ha manipolato il tutto: vittoria netta di Berlusconi, interessi confindustriali garantiti (si vedano le esternazioni del compagno Montezemolo di questi giorni...), potente affermazione anche della piccola e media industria, dell'artigiano grazie alla Lega. Ma anche, ma anche, un astensionismo piccolo piccolo, il 3,5%, modesto, poco appariscente ma che permette due risultati: azzeramento parlamentare della Sinistra Arcobaleno e 10 punti tra PD+IdV e PDL+Lega. Un risultato diverso, con +3,5% di voto avrebbe permesso due cose: una SA al 4%, un PD+IdV al 40% e la costruzione di una opposizione diversa dalla attuale, forse più incisiva. Le analisi del voto dicono che praticamente la maggior parte dell'astensione ha colpito a sinistra. Ma chi è stato l'alfiere dell'astensione? Chi ha invitato a non partecipare alle elezioni? Chi si bea della sua "predizione"? Io credo che Grillo dica molte cose interessanti, ma credo che anche lui non sia altro che un altro ingranaggio del sistema...

martedì, aprile 15, 2008

Novità.

Oggettivamente non credevo di rimettere mano a questo blog per via del risultato elettorale. Speravo, in sincerità, di metterci qualcosa di più mio tuttavia non posso non sentire un pò mia questa sconfitta politica. Arroganza lo so, ma orami dovreste saperlo...

Dire che è incredibile il risultato elettorale nel suo complesso è dire poco. Nessuno - o almeno io - si immaginava una tale disfatta al Senato. Il prossimo governo Berlusconi avrà i numeri (e che numeri) in tutti e due i rami del parlamento. E' un fatto importante, che potrà essere solo confermato dal voto all'estero (sono 6 i seggi in palio) o al massimo vagamente ridimensionato: alla proiezione attuale di Repubblica, lo scarto è di 122 a 167. Maggioranze ampie come del resto il Cavaliere aveva affermato da tempo e - va detto - come Cassandra non è stato creduto. Un voto, quello del 2008, che mette fuori dalla porta un pezzo importante di storia, una storia verso la quale non ho simpatia ma di cui riconosco l'importanza, quella social-comunista. Addio Bertinotti, addio Boselli, addio Rizzo, Mussi e Craxi. Di voi non sentirò la mancanza, di quella storia forse si e c'è da dire che la mancanza di una sua rappresentanza nel parlamento fa pensare a brutte prospettive. Speriamo di sbagliarci.
Addio anche all'altro lato a La Destra, ai fascisti, quelli duri e puri, quelli "orgogliosi" che mi stanno ancora più antipatici dei social-comunisti, che almeno il Paese lo avevano costruito. Addio, senza rimpianti. Resta il centro, un centrino, solitario faro, ce l'ha fatta per un pelo. Mi chiedo se non fosse stato meglio perdere anche loro e portarci davvero ad un "nuovo tutto nuovo". Certo un nuovo con un sacco di vecchio (e di vecchi) ma attenzione: il nome non fa la cosa, ma in politica un nome o un simbolo vogliono dire molto e fanno molto, l'Italia - forse - è cambiata, di certo quello di oggi è un fatto storico. Agli storici, tra venti o trent'anni, il compito di valutarne gli effetti. A noi resta la cronaca.

Good night, and good luck