appunti sparsi: novembre 2007

appunti sparsi

venerdì, novembre 30, 2007

Arte

Sto passando un periodo di intensa attività culturale. E' bello, mi fa sentire bene. Concerti all'Auditorium, Concorsi, installazioni di videoarte: si apre una nuova fase della mia vita? Nel frattempo sto leggendo "Viaggio in India" di Pasolini. L'uso della lingua è fantastico, però l'immagine che restituisce dell'India non mi soddisfa, non mi convince, non so perchè.
Stasera Rialto, ma non faremo in tempo a vedere la performance teatrale: peccato.
Domani? Chissà, lascerò che la vita mi scorra addosso...

giovedì, novembre 29, 2007

Pillole 5

Io mi sono divertito.





Cercate su You Tube Chad Vader....

mercoledì, novembre 28, 2007

Debiti

Nella vita si contraggono molti debiti con molte persone. Non parlo solo - o forse non ne parlo affatto - di debiti materiali: soldi, uova, libri. Parlo del debito umano. Parlo del fatto che tutti noi dobbiamo qualcosa a qualcuno. Se siamo fortunati dobbiamo molto a molte persone. Diversamente siamo dei poveracci. Oggi ho cercato di estinguere un debito che ho con una persona che stimo molto e che fa da specchio su come vorrei essere io umanamente. Quando dico estinguerlo non venga il sospetto che non voglio avere a che fare con lui oppure che non voglia riconoscergli il suo valore e l'esempio che è per me. Estinguere un debito vuol dire mettersi in gioco, vuol dire darSi, vuol dire essere uguali, anzi eguali, guardarsi negli occhi con rispetto e reciprocità.
Ci sono cose che trovo complicato esprimere, cose che solo persone con uno spirito più alto e un vocabolario più ricco hanno potuto e possono spiegare con maggiore chiarezza di quanto possa fare io. Io cerco solo di buttare degli ami, delle esche, di suggerire più che di spiegare. Tra l'altro ho notato come il cattolicesimo funzioni molto per sensazioni, che solo con il tempo vengono metabolizzate ed interiorizzate e questo accade proprio perchè non è una dottrina, è un incontro, un essere, quindi si può fare ma non si può proprio dire, si può intuire ma non spiegare, ha a che fare con l'intelligenza ma "è nascosta ai sapienti ed è rivelata ai piccoli" (per parafrasare un certo Gesù).
Sto riscoprendo me stesso e forse ho un pò meno paura.

domenica, novembre 25, 2007

Pacche sulla spalla...

E' tanto che non scrivo. Non tantissimo ma abbastanza da rendermi conto di avere avuto poca voglia e poco tempo. Due condizioni che insieme sono devastanti. Non che mi sia capitato chissà cosa sia chiaro però mi sono preso le mie soddisfazioni di recente e - ogni tanto - un pò di gratificazione ci vuole.
Il mio caporedattore mi ha detto che - tra i collaboratori - sono il migliore, cosa significhi in termini di reditto non lo so, però almeno so che il lavoro che svolgo è apprezzato (sebbene ora mi venga in mente che mi aveva dato un compito che non ho ancora assolto...azz). Questo mi fa piacere e anche molto perchè all'inizio della mia esperienza in Rai ho avuto - come dire - l'impressione di non stargli simpatico e quindi questo suo apprezzamento, per me, vale doppio.
C'è poi un altro versante, quello dell'associazione (come dite? quale associazione? non ve l'ho detto? Abbiamo fondato una associazione Finestre sulla Storia, una associazione di storici con un sacco di idee e pochi mezzi). Proprio venerdì ho ricevuto calorosi apprezzamenti per un mio accorato intervento di fronte ad una platea di giovani liceali ai quali spero di aver messo "la pulce nell'orecchio" sul fatto che la storia non è poi così noiosa, anzi, come diceva Marc Bloch, essa è proprio divertente. In maniera sottile, mai greve. Con ironia. La stessa che trovo in Dio. E forse non è un caso...

Cosa succederà dopo questo non lo so. Domani è un altro giorno...

mercoledì, novembre 14, 2007

Distanze

Il cinema restituisce spesso un'idea romantica della professione giornalistica. In realtà la professione è fatta di tanta routine passata davanti alla scrivania, ora per fare più chic si dice "desk". La sostanza non cambia.
Il film "la giusta distanza" è un bel film. Che va visto e va anche ragionato. Una amica di mia madre ci ha visto un bel ritratto dell'Italia. Io ci ho visto un ritratto del cronista. Un bel ritratto. Che mi ha fatto pensare e che mi fa incupire. Sarò mai così? Il problema è che sono "vecchio" per questo mestiere. Tanti hanno iniziato così presto. Tutta la "vecchia guardia" alla mia età erano già dieci anni che faceva il mestiere. I trucchi li conoscevano tutti. Il gergo, il pelo sullo stomaco, lo stile. Io mi sento così lontano da tutto questo. Vorrei avere un decimo delle capacità di alcuni dei miei colleghi ed amici. Si perchè anche altre persone, più vicine a me per età ed esperienza, sono anni luce davanti a me. O almeno io li vedo c0sì: un puntino luminoso che si allontana nella notte, a grande, grandissima distanza. Un missile con dietro un tizio a piedi che corre, arranca.
Mi sento così. A distanza. Bisogna che impari a fare meglio di così. Molto meglio.

lunedì, novembre 12, 2007

Precari di tutto il mondo....

Tranquilli, nessun rigurgito marxista...

...ma quando ci vuole ci vuole!! Perchè non cerchiamo di progettare una giornata di sciopero di tutti i precari in tutti i settori? Rilanciate sui vostri blog questa idea, fatela circolare nei forum, una giornata contro il lavoro nero e contro la precarietà.

vi rimando alla discussione: Tutti. Ovunque. Insieme

e alle iniziative europee su questo tema: generazione 1000 euro


Ah e per quelli che credono ancora al sindacato leggete qui


Stay tuned!!

Derive....

Sto diventando di destra.

Lasciamo stare se questa affermazione abbia ancora un senso compiuto oggi. Molti di voi lettori si straccerebbero le vesti su questa questione, me ne rendo conto. Ma ora sorvoliamo d'accordo?
Io credo, sento, anzi penso - nel senso che viene da un ragionamento - che lo Stato sia il parassita della società. Non credo nell'affermazione tatcheriana che la società non esista. Esiste eccome. Esiste la società ed esiste lo stato. Il secondo dovrebbe essere al servizio del primo, non il contrario.
Apparentemente questa è una questione a cui una certa destra si sente più vicina. E' anche una grande questione neocentrista, che trova d'accordo Casini e Rutelli, ma anche - ad esempio - Formigoni.
Non so dove ci porterà l'attuale stagione politica. Non so se Prodi reggerà - me lo auguro - ne se verranno fatte le cosidette riforme istituzionali - prego intensamente - ma so che la mia capacità di sopportazione e la mia pazienza verso la casta e verso uno stato che vedo che prende e prende ma poco concede, sta arrivando al limite.
Ah volete sapere dove mi colloco? Non lo so....e voi?

sabato, novembre 03, 2007

Crisi

Ho capito una cosa importante di me stesso oggi mentre sfogliavo una rivista femminile dal parrucchiere. So cosa stare per dire: cosa ci facevi li? E i più maliziosi penseranno qualcosa a proposito della mia sessualità. Sciocchini. No. Quello che ho realizzato è che io - per certi versi, molti versi forse tutti - non sono mai stato "giovane". Sono passato dall'infantilità all'adultitudine (sarà corretto? mah...) senza passare per quella fase intermedia fatta di cazzate, di vestiti e acconciature sceme e tanto tanto conformismo ma anche di cose importanti, esperienze e decisioni che ti aiutano a definirti e a darti una dimensione. Momenti critici insomma che se non ti ammazzano ti rendono assai più stabile. Sarà perchè sono figlio di separati, sarà per l'educazione che ho avuto, sarà per la "protettività" di mia madre e mia nonna da un lato e l'"austerità" di mio padre dall'altro in periodi a volte sovrapposti ma ancora più spesso distinti e separati nel tempo e nello spazio. E' la difficoltà di dover mediare (ma poi perchè dovere?) tra questi ed altri estremi che mi ha fatto crescere. In fretta. Ed ora, quante cose mi mancano? Sarà per questo che sono in un momento così forte di crisi? Ma poi la vera domanda è: si esce mai davvero dalla crisi in una società come la nostra?

Pillole 4

Ho ritrovato il sorriso della dottoressa Clock!!! hippie-ya-ye

giovedì, novembre 01, 2007

au contraire

Rieccomi.
Vi scrivo miei cari da quel della Liguria. Ennesimo viaggio della speranza sulle patrie ferrovie. Disgustorama, disgustomatico. Non mi ricordo cosa volevo scrivervi ma non volevo lasciarvi completamente soli come si suol dire.
Anzi sentite che idea, perchè non mi raccontate voi qualcosa? Postate un evento - anche scemo - che vi sia capitato in questa settimana, facciamo un "blog al contrario" per stavolta. Ok?