appunti sparsi: agosto 2007

appunti sparsi

giovedì, agosto 30, 2007

Intervallo

Ok ragazzi pausa!

guardatevi questo simpatico video e ditemi se non è geniale?




video di gmail



ihihihi....

mercoledì, agosto 29, 2007

La cena

Ore 16:30 sto cucinando. Fin qui nulla di strano, io cucino, mi piace farlo, non so se sono bravo, forse il vero problema è che sono pigro e per questo non lo faccio spesso.
Il problema del cucinare sorge non - come qualcuno potrebbe pensare - durante la preparazione (per quanto laboriosa possa essere) bensì nel momento critico della messa in tavola, ovvero: e se quello che hai cucinato non piace? Dannazione, si crea in questo caso uno di quei paradossi drammatici che il buon vecchio Doc Brown definirebbe come "lesivi del continuum spazio-temporale!!". Come quale paradosso? Se vuoi invitare qualcuno e fargli una sorpresa come fai a saperne in anticipo i gusti? La sorpresa te la fa l'invitato a quel punto!
Comunque posso darvi, dopo questa serata all'insegna della cucina, alcune dritte: tagliate sempre in quattro le zucchine, perchè se le saltate in padella vengono meglio, cercare di farlo mentre sono dentro a sfrigolare può non essere la cosa più facile (e saggia) del mondo. Secondo consiglio: non - e ripeto non - condite mai prima le verdure, fatelo all'ultimo momento, la verdura cruda con aceto e olio cuoce, letteralmente! Infine - questo è davvero il massimo consiglio che posso darvi in questo frangente - bucherellare la pasta frolla prima di metterla in forno non è un consiglio. E' un dogma.

La serata doveva prevedere un menù si composto:
- cocktail di scampi (portata saltata a piè pari)
- tonnarelli alla carbonara vegetariana
- tagliata di manzo con insalata (...almeno ho il pranzo per domani...)
- Crostata di crema e frutta fresca
ditemi un pò, non sono un uomo da sposare? Io dico di si, ma si sa che la mia opinione non conta un beneamato...

La serata con la carissima Pau però per fortuna è stata comunque ed al di là di ogni altra considerazione o aspettativa assai piacevole e la massima che ne è scaturita (ed io devo davvero iniziare ad appuntarmele tutte perchè certe sò gagliarde...): la vita è apparenza finchè non vengono a vedere il tuo bluff

La prossima volta però mi faccio fare il menù dai convitati....e che cazzo!

martedì, agosto 28, 2007

Gabbiani




Stasera ero a Trastevere e sono passato per la storica - e bellissima - piazza Trilussa ormai noto punto di ritrovo di fattoni e di parte della Roma radical-chic. Che amarezza. Tuttavia stasera ho avuto una chiara visione della situazione o meglio degli occupanti, una immagine, bella per certi versi, per altri proprio no: uno stormo di gabbiani, ma non uno qualsiasi, lo stormo di gabbiani così come viene evocato e raccontato nel bel libro di Bach "il gabbiano Jonathan Livingston". Vocianti, ammassati e stupidi. Uno brusio fortissimo, uno sbatter d'ali alla ricerca dell'avanzo del pesce da rubarsi l'un l'altro, senza altra preoccupazione o scopo nella vita che fare rumore e baccano e brusio. Guardando attentamente quei ragazzi e ragazze, stasera davvero tanti, tutti seduti, uno accanto all'altro in gruppetti di due, di tre, di cinque a berciare, chi con la birra, chi con una canna, tutti uguali, tutti altrettanto ignari ed inconsapevoli. Sinceramente non sono riuscito a non pensare al mio ultimo post, quello sull'appiattimento e l'omologazione, e di certo questo fa il paio con quello. La dittatura light ha necessariamente le sue avanguardie: i "fricchettoni", ovvero coloro che scelgono il silenzio dell'anima, e lo stordimento chimico come forma di libertà. Libertà di pensiero. Libertà DAL pensiero. Ahi ahi...

domenica, agosto 26, 2007

La dittatura light

Oggi, dopo aver pranzato comodamente in centro con mio cugino, mi sono fatto una passeggiata nel caldo africano di Roma. Fin qui nulla di strano, nulla di tremendo, anzi!
Dato il caldo, e data l'incredibile mancanza di voglia di studiare mia e di mio cugino decidiamo di andare a prendere una granita. E anche fin qui, fatto salvo quanto riguarda la voglia di studiare, nulla di male. Mentre attendiamo il nostro turno tre ragazzine, tre sgallettate mezze-parioline, prendono chi il gelato di soia*, chi la panna di soia sopra la granita di caffè. Non ci ho visto più. E sapete perchè? Perchè nel frattempo una consapevolezza mi si è fatta strada nel cervello. Come una epifania. Siamo arrivati all'apoteosi della mancanza di responsabilità. Si perchè con i cibi light, con "senza grassi", "senza zucchero" in realtà si vuole dire al cittadino-consumatore "senza responsabilità" e - in termini metafisici - senza peccato! Io sono sovrappeso, lo so, me ne preoccupo fino ad un certo punto ma so il perchè e so di esserne l'unico responsabile, e me ne assumo le conseguenze! Finiremo come gli americani che fanno causa alle industrie del tabacco e dei fast food? Se sei un drogato e un ciccione è solo una TUA responsabilità, i vizi si pagano ed è giusto così! Forse è per questo che la società va a puttane, perchè ci sono i cibi-senza-conseguenze, le-scelte-senza-conseguenze, quindi non pensare, non ragionare amico mio! Chi te lo fa fare? Chi ragiona poi gli tocca anche pensare alle conseguenze...lascia fare a noi, penseremo noi per te, ti diremo chi votare, cosa mangiare, cosa guardare, cosa ascoltare, cosa leggere e se le cose vanno male? Tranquillo! Non è colpa tua...non è colpa tua...NON-E'-COLPA-TUA...quindi non puoi farci nulla, quindi non reagire! Capite dove andiamo a finire? Alla neo-dittatura, quella in cui il popolo non ha bisogno di essere spaventato, perchè è talmente anestetizzato da credere che magari un colpo di stato sia un reality show...vigilate gente ma soprattutto, prendete (prendiamo) una bella tazza di caffè e restiamo ben svegli!!!!





*chiaramente non me la prendo con gli intolleranti al lattosio, ma con gli intolleranti al pensiero critico

giovedì, agosto 23, 2007

Svolte ad U

Ho scoperto che la disperazione, no per meglio dire la frustrazione, può essere un'arma. Che tipo di arma? Quella che ti fa dire: "ehi, bello, lo sai che così non va per niente bene? Svegliati un pò!" mica male no?
Ho capito che voglio laurearmi, non a qualunque costo, ma contro qualunque ostacolo, capite? Ora farò questi ultimi, fottuti esami (14 cfu) e scriverò una tesi che non sia troppo merdosa (si può dire in un blog?? mah...) e poi continuerò la mia vita di "milleurista" tanto per citare un bel blog....
Inoltre ho deciso che mi prenderò delle responsabilità anche in campo sentimentale. E sapete perchè dico questo? Perchè le donne, che sono mediamente più sagge degli uomini di pari età già ai tempi delle elementari, percepiscono ad un metro di distanza se un uomo - o pseudo tale - è disposto o disponibile a farle sentire la prima cosa nell'universo, in pratica se loro saranno mogli o amanti e dovranno dividere il proprio uomo con: calcetto-amici-lavoro-hobby-ecc. Questo non vuol dire che uno non debba avere altri interessi, una normale attività professionale, un tessuto relazionale sviluppato o una passione sportiva. Vuol dire solo: "tesoro, IO, sono al primo posto, SE lo sono, sono disposta a farti fare quello che ti pare, ma non fare di me un ripiego o un oggetto", un pò come l'agostiniano "ama, e fa ciò che vuoi". Capite? Sottile...ma le donne sono così. Ed è anche giusto che sia così, tutto sommato qualcuno dovrà pure dirci che è ora di fare i compiti e di mettere in ordine la cameretta no? I giochi, si sa, non possono stare sparsi per la stanza per sempre...

lunedì, agosto 13, 2007

Ciak! Azione!

Sto cazzeggiando. In definitiva è semplice: non ho voglia di mettermi a studiare per questi miei ultimi luridi, fottuttissimi e incredibilmente noiosi esami. Che ci posso fare? Nulla, a parte violentarmi e mettermi di impegno a fare quello che va fatto. Come se fosse facile tra l'altro. A volte devo dire che non mi pare proprio di possedere forza di volontà. E' triste, triste assai...

Ci sono tante cose che vorrei fare e che non ho il coraggio di intraprendere. Mille scuse, mille sciocchezze. L'idea di avere degli obblighi verso altre persone, ma il problema è che - temo - se anche non avessi quegli obblighi...probabilmente resterei inerte. In questo ammiro mio cugino, metà delle seghe mentali che mi faccio io lui non se le fa, e l'altra metà le ignora e basta. Non so che fare, ma forse è proprio questo il problema: penso troppo e agisco poco...

Vorrei confessare il mio amore. Vorrei urlare la mia stanchezza. Vorrei affrontare l'ignoto. Ma non faccio nulla di tutto ciò. Perchè deve essere tutto complicato?

giovedì, agosto 09, 2007

EsserCi

« Molte persone vivono nel timore che possano subire qualche esperienza traumatica. I freaks sono nati con il loro trauma. Hanno già superato il loro test, nella vita. Sono degli aristocratici. »

- Diane Arbus -




Trovo questa frase eccezionale. E, a dispetto e delle probabili intenzioni e dell'apparenza, molto, molto evangelica. In questa frase i farisei vengono sbattuti di fronte alla loro ipocrisia, e "ai poveri" dato il loro posto, il loro "vero" posto: quello di prediletti esattamente come dice il vangelo
"Beati gli ultimi, perchè saranno i primi".
Il film "FUR", con Nicole Kidman, nonostante non sia un capolavoro risveglia l'interesse per questa interessantissima fotografa americana quale era Diane Arbus (1923 - 1971), almeno per me è stato così, e soprattutto per la necessità fisica che alcuni hanno di "raccontare" tutta la realtà, quale che essa sia. Spero di poter, un giorno, essere all'altezza di quel bisogno.



lunedì, agosto 06, 2007

To be....but what?

Come promesso eccomi. Devo dire che l'affluenza di recente - sul blog - è davvero bassa e deludente, ma immagino che sia colpa mia.

Sto leggendo Hemingway in questa lunga estate, in particolare i 49 racconti e il vecchio e il mare. Devo dire che mi piace molto. Ha una prosa semplice, io l'ho definita "ruvida", schietta e soprattutto fotografica, quasi filmica. In poche parole sei non solo dentro l'azione, ma al centro della scena.
Considerazioni artistiche a parte alcune righe di un suo racconto mi hanno fatto sorridere e tremare per la loro aderenza - se in parte o completamente ancora non lo so - a me e alla mia situazione.
Ve le propongo sono tratte dal racconto "il ritorno del soldato":

"Quando si trovava in città le ragazze non lo attiravano molto. Non gli piacevano quando le vedeva nella gelateria del greco. In fondo non le desiderava. Erano troppo complicate. C'era qualcos'altro. Vagamente desiderava una ragazza ma non voleva fare fatica. Gli sarebbe piaciuto avere una ragazza, ma non avrebbe voluto sprecare troppo tempo per conquistarla. Non voleva intrighi e diplomazia. Non voleva dover fare nessuna corte. Non voleva dover dire altre bugie. Non ne valeva la pena. [...] Quando siete realmente maturo per una ragazza, la ragazza vi capita. Non c'era da stare in pensiero. Presto o tardi capita. Krebs l'aveva imparato sotto le armi."

Questo spiegherebbe molte cose...almeno a me...

domenica, agosto 05, 2007

Ritorno

Sono tornato dalla mia abituale permanenza in Liguria durante il periodo estivo. Permanenza "istruttiva" - per così dire - dato il mazzo fattomi e le ramazzate subite durante questo soggiorno.
Ora ho, per estensione, casa nel levante, dalle parti di Carasco:




Carina vero? Io la trovo carina...spero di potermela godere...

...domani vi racconterò di Hemingway d'accordo?